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16 Giu 2016
Il Bureau International des Containers et du Transport Intermodal (BIC) si è fatto promotore del progetto pilota Technical Characteristics Database (TDC) con l'obiettivo di dare supporto agli operatori del traffico containerizzato in vista dell'entrata in vigore il prossimo 1° luglio della nuova normativa sulla pesatura certificata dei container che, attuata su mandato diretto della International Maritime Organization (IMO), prevede che i caricatori dichiarino la massa lorda verificata (VGM) dei container prima del loro imbarco. Il compito di supportare gli operatori italiani è stato conferito al Council of Intermodal Shipping Consultants (C.I.S.Co.) come agenzia nazionale del BIC.
Il database funzionerà come una grande banca dati creata dagli stessi addetti ai lavori. I proprietari e gli operatori potranno inserire le caratteristiche tecniche, tra cui la tara, dei contenitori di loro proprietà o di quelli che movimentano. Ciò faciliterà i caricatori nell'utilizzo del cosiddetto Metodo 2 per verificare la massa lorda dei contenitori, che consiste nel sommare la tara del contenitore al peso della merce e del materiale di fissaggio.
Le compagnie di navigazione avranno quindi a disposizione un unico database sul quale convogliare tutte le richieste per i singoli pesi di tara, mentre gli spedizionieri e gli altri intermediari troveranno all'interno del TDC tutte le informazioni sui contenitori, eliminando la necessità di visitare più siti web per ottenere i dati del peso della tara o dover controllare sulla porta di ogni container.
Il TCD, che è già stato reso operativo, non sarà solo disponibile tramite un sito web, il cui indirizzo sarà comunicato nelle prossime settimane e che sarà avviato in via sperimentale dal 1° luglio, ma sarà accessibile anche attraverso un'Application Programming Interface (API) per poter essere integrato con i sistemi di mittente e spedizioniere.
«Il BIC - ha ricordato Bertrand Geoffray, segretario generale del BIC - conta al suo interno più di 2.100 membri tra proprietari/operatori di container sparsi in 120 paesi. Abbiamo ritenuto che fornire un repository di dati centrale fosse la cosa giusta da fare, sia in termini di sicurezza che di efficienza». «Il TCD - ha evidenziato - ha il vantaggio di semplificare notevolmente il processo per i caricatori e ridurre significativamente il carico di lavoro per i proprietari e gli operatori».
Fonte: INFORMARE